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Babywearing
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di Valentina Silvestri
Babywearing, l’arte di portare i piccoli, che cosa è di preciso? Di che cosa si tratta?
Il neonato, ha bisogno di latte, ma in egual misura di contatto. Il bisogno primario di cibo è allo stesso livello del bisogno di sentire la madre, odorarla, e sentirsi coccolato, amato. Il modo migliore per soddisfare questo bisogno è “portare” il bambino, usare una fascia porta bebè per contenerlo, sostenerlo e tenerlo più vicino possibile al proprio cuore, al proprio respiro, tutti suoni che il bambino riconosce e che assieme al tepore e alla posizione assunta nella fascia fa si che si tranquillizzi e si addormenti sereno.
La fascia è usata non solo per calmare il bambino, ma è un ottimo mezzo per calmare le coliche. Infatti il contatto pancia a pancia riscalda e massaggia al tempo stesso, calmando i doloretti tanto antipatici a bimbi e genitori.
Da tutto questo ne deriva che, come l’allattamento al seno, anche il babywaring aiuta l’attaccamento mamma-bambino, e sappiamo che un neonato con un attaccamento forte e saldo, sarà un bambino presto autonomo e indipendente. Quindi, all’osservazione fatidica “ ma così lo vizi!” potremmo rispondere che le coccole non sono un vizio, ma necessarie per farlo crescere bene!
L’utilizzo della fascia è anche un modo pratico e comodo per fare passeggiate e spese, tenendo mani libere per buste, borse o semplicemente per tenere la mano al fratellino più grande.
Molti di voi penseranno: “ma per tutto questo c’è già il marsupio!”Il problema è che il classico marsupio non mantiene la posizione fisiologica del neonato il quale, abituato a stare raggomitolato con la schiena curva e le ginocchia alte, nel marsupio si ritrova appeso, con la schiena diritta e tutto il peso che grava sulla zona inguinale. Per non parlare delle spalline strette e rigide che accumulano tutto il peso del piccolo sulle spalle della mamma. Tutto questo con la fascia non accade, perché il peso è ben distribuito su tutta la schiena e il bambino all’interno sta in posizione fetale.
Ma di fasce ce ne sono di diversi tipi e forme… quale scegliere?
Esistono fasce di cotone elastico perfetto per i neonati perché accoglie e contiene, ma con il tempo e soprattutto con il peso il tessuto cede pian piano e la fascia non sostiene più come appena nuova, perciò il bambino non è più contenuto adeguatamente e la mamma sente maggiormente il peso del piccolo che con il tempo scende verso il basso.
Le fasce possono essere fatte anche di cotone rigido, ma pur sostenendo bene, non avvolgono e sostengono in modo fisiologico.
Il tessuto ottimale per una fascia porta bebè è un cotone naturale biologico con una tessitura a trama diagonale il quale avvolge, sostiene e contiene allo stesso modo.
Esistono tantissimi tipi di fasce, i più comuni sono le lunghe, le corte, quelle ad anelli, le tubolari, e i mei tai. Sono tutte adeguate per portare neonati o bambini più grandicelli, anche fino ai 15-17 kg. Ognuna ha il suo punto forte, la lunga può avere molteplici funzioni, la tubolare e l’anelli è pratica e semplice da indossare… Ogni mamma e ogni papà hanno la loro preferita, bisogna provarle, sentirle e toccarle, solo in questo modo si potrà scegliere la fascia migliore per sé e per il proprio bambino.
In Italia si stanno espandendo a vista d’occhio le associazioni, le fascioteche o le ostetriche come me che danno a disposizione vari tipi di fasce che si possono anche affittare per brevi periodi in modo da provarle e poter fare la scelta giusta.
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